Il mondo è diviso in due categorie di persone
Ci sono quelli che non vedono l’ora di infilare ogni alimento in una friggitrice ad aria, convinti di aver scoperto il Santo Graal della cucina “sana” (spoiler: no, le patatine non diventano magicamente insalata). E poi ci sono i puristi del fry top, quelli che sussurrano “se non nuota nell’olio, non è fritto” mentre accarezzano la loro amata piastra come se fosse Excalibur. Ma chi ha ragione? O, meglio, chi frigge con più stile?
La friggitrice ad aria: l’aspirapolvere che cucina
La friggitrice ad aria è quell’elettrodomestico che in mancanza di una friggitrice professionale tutti abbiamo comprato durante il lockdown, promettendoci di mangiare “più leggero”. Peccato che l’unica cosa leggera sia la nostra autodisciplina dopo il terzo giro di nuggets. Funziona come un mini forno ventilato, spara aria calda a velocità supersonica e trasforma qualsiasi cosa in qualcosa di vagamente croccante. Il suo punto di forza? Non devi affrontare il trauma di vedere l’olio usato che ti fissa dal fondo della pentola come un lago di rimorsi.
Il fry top: orgoglio e pregiudizio (e forse molto olio)
Il fry top, invece, è la risposta di chi non ha paura di sporcare, di odorare come un fast-food e di dover spiegare al cardiologo perché ha mangiato “solo un’altra” porzione di cipolle caramellate. È una piastra di metallo che trattiene il calore come un’arma segreta, perfetta per chi vuole ricreare l’esperienza del chiosco da spiaggia in casa. Il risultato? Croccantezza perfetta, sapore autentico e una montagna di piatti da lavare. Ma ne vale la pena? Assolutamente sì, finché non ti ritrovi a dover aprire le finestre in inverno per far uscire l’odore di fritto.
E allora, chi vince?
La verità è che non c’è un vero vincitore, solo gusti (e livelli di pigrizia) diversi. La friggitrice ad aria è perfetta per chi vuole una croccantezza quasi convincente con meno sensi di colpa. Il fry top è per chi non ha paura di abbracciare il lato oscuro della frittura, olio e grasso inclusi.
Alla fine, l’unica cosa che conta è che, sia che siate team “aria calda” o team “olio bollente”, almeno non state bollendo le patate. Perché quello, amici, sarebbe davvero un crimine.